
San Martino del Carso è un paese a spaglio nella sella fra il Monte San Michele e il Bosco Cappuccio, sul ciglione del Carso isontino. Fu luogo tormentato e di tormenti per italiani e ungheresi lungo tutte le prime sei battaglie dell’Isonzo e alla fine, come scrisse Ungaretti, di quelle case non rimase che “qualche brandello di muro”, oggi dissimulato nelle nuove costruzioni, cresciute nel tempo e soprattutto negli ultimi anni. Belle case, circondate di orti rigogliosi. Sono rimasti anche alcuni gelsi, resistiti, dispettosi, agli strazi e ai tormenti di bombe e fucilate. Sono alberi imponenti che incutono rispetto e uno di essi abbellisce il cortile della trattoria “al Poeta”. Al tempo della mia visita è un garbuglio di stecchi, esplosi intorno ad un corpaccio tozzo e gibboso, ma mi giurano che d’estate si veste di una chioma verde e fluente sotto la quale trovano posto quasi tutti i tavoli della trattoria.
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buona domenica, la mia l’hai già allietata.
A presto, grazie