Il sole ancora basso all’orizzonte accentua i colori pastello delle case intonacate a calce e i ciotoli del largo viale polveroso. Ombre frettolose alzano piccoli sbuffi di polvere a ogni passo; ciascuna porta un secchio in mano o trascina un bidoncino nel carretto ballonzolante sul terreno sconnesso. La mungitura del mattino è terminata. Mi guardano con curiosità e, forse, un po’ di traverso; nessuna però mi rifiuta il saluto.
Svolto nella via verso la chiesa fortificata. Dalla postierla di una casa si affacciano un uomo in mutande e un cane. L’uomo mi vede, rientra precipitosamente e lascia il cane sulla strada. Riapparirà poco dopo, sempre in mutande, per richiamare il cane che ha deciso di darmi il benvenuto a morsi. Ci salutiamo con l’aplomb perfetto di due gentiluomini che si incontrano in abito da pomeriggio.
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