Scrive Carlos Castaneda che occorre guardare attentamente e deliberatamente ogni strada che si incontra e chiedersi se essa abbia un cuore. “Se lo ha, la strada è buona. Se non lo ha, non serve a niente. Entrambe le strade non portano da nessuna parte, ma una ha un cuore e l’altra no.”
La “via incantata”, raccontata da William Blacker, senza alcun dubbio ha un cuore e lo porta a perdersi, o a ritrovarsi, in Transilvania e nel Maramureș.
Negli ultimi giorni del 1989, l’autore lascia Londra e si dirige a Berlino dove il comunismo sta cadendo pacificamente sotto i colpi di piccone che mordono il muro. Vuole esplorare i Paesi dell’Europa centrale appena “liberati” e arriva in Romania…

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