sool-sool-laasi-lafa-reee… l’aria che introduce le Variazioni Goldberg di Bach incede solenne negli auricolari del casco mentre abbandoniamo la Provinciale 65 che ci porterebbe a Rosolina Mare e svoltiamo a destra nella Via delle Valli, il motore al minimo.
Il cielo è basso e scuro sopra di noi; raffiche di vento orientale spazzano erba ed acqua con ruvide carezze.
sool-sool-fasol-lasolfasolfami-reee… nel canale a destra della strada, stretta come una fettuccia di lucido raso grigio, si attardano garzette attonite a scrutare l’acqua; più in là, fra ciuffi di stoppie giallastre, stormi di batuffoli bianchi si lasciano cullare dall’increspatura dell’onda.
Il rumore del motore ci precede di poco e grandi aironi si levano in volo con lento e faticoso battito l’ali; dall’albero nero in controluce, un pugno di piccole anatre si allontana con frullo nervoso e allarmato. I gabbiani solcano il cielo sopra di noi, indaffarati nel loro misterioso girovagare fra una valle e l’altra.
Ad ovest il cielo schiarisce e lo specchio d’acqua s’illumina d’argento vivo. L’aria si ferma e la pioggia ticchetta intensa sulla visiera.
In questo momento forse comprendo il soli Deo gloria con cui Bach apriva e chiudeva le sue composizioni.
BENVENUTO!
I racconti che leggerai sono scritti da Giulio e le foto a volte sono state scattate da Giulio e altre da Maria Grazia. Di una cosa puoi essere certo: tutte quelle in cui compare il casco di Giulio, sono state scattate da Maria Grazia.Visite
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Sei un poeta ! Bellissimi post e foto associate !
Ciao Giulio
Max
Caro Max. Accetto la tua definizione con un po’ di ritrosia, ma aggiungo che fra poeti ci si capisce. Ciao!
ecco, me lo sentivo che il Ponte di Santa Giulia poteva essere transitabile!. Noi siam rimasti bloccati a Gorino col ponte chiuso per riparare i danni riportati il giorno prima per l’acqua alta, poi la pioggia ci ha fatto desistere dall’affrontare il poco affascinante tratto interno fino alla Romea, Rosolina ecc, quindi abbiamo voltato la moto e, dopo un caffè, siam tornati a casa a pranzo. Magari ci si poteva incontrare, ti avrei salutato volentieri: non ce n’erano tante, di moto in giro…
Potessimo conoscere in anticipo gli incroci delle nostre rispettive strade saremmo pari agli dei, ma ci priveremmo del sapore forte dell’incontro inaspettato. Chissà dove, chissà quando, chissà… a Dio piacendo, capiterà e sarà festa grande.